Veleria è una delle ultime produzioni spagnole di Netflix, arrivata on line in piena quarantena, basata sulla saga letteraria di Elisabet Benavent.

Devo dire che, complice l’isolamento forzato e la necessità di una finestra su qualcosa di bello e leggero, è stato decisamente facile immergersi in un “binge watching” di un sabato sera, sufficiente a terminare tutti i primi otto episodi che ti teletrasportano direttamente in una meravigliosa Madrid moderna e vivace. Ma la cosa che più mi ha tenuta incollata allo schermo, è senza dubbio l’estetica notevolmente attuale. E’ praticamente impossibile non rimanere affascinati dalle abitazioni delle protagoniste. Soffitti alti e stile madrileno, in un mix perfetto tra moderno e vintage, sono le peculiarità che ho amato, insieme all’ alternarsi di complementi retrò con elementi decorativi più attuali, come le scritte al neon su pareti coloratissime e arricchite da carte da parati floreali. Le quattro protagoniste si differenziano  l’una dall’altra, per stile, professione e storia personale e i loro appartamenti sembrano parlare di loro, riflettendo perfettamente il carattere del personaggio che interpretano.

Interno casa Valeria

Valeria è la protagonista principale. E’ divisa tra un matrimonio in crisi e un lavoro che non la soddisfa ma che le paga le spese, mentre, nel mezzo di una crisi creativa, cerca disperatamente l’ispirazione per il suo secondo romanzo. Vive con suo marito, in un appartamento in affitto, dal marcato gusto anni 70, tra mobili che potrebbero provenire da un mercatino dell’usato e i parati dai colori pastello. Una casa caotica, non ancora ristrutturata, divisa tra il vecchio e il nuovo, come nella sua vita. Ma il fulcro della casa, il luogo senza dubbio più rappresentativo è sicuramente il suo angolo studio, con il tavolo in stile provenzale, dove si dedica a mettere le sue idee su carta e dove è racchiuso tutto il suo mondo interiore e i suoi ricordi, riposti in maniera disordinata sugli scaffali, così come nella sua testa.

Interno casa Lola

Altra protagonista, altro home tour. Lola è il personaggio che preferisco, lavora come interprete, è sarcastica e senza peli sulla lingua. Il suo appartamento riflette il suo modo di essere attraverso colori e pattern più audaci accostati ai mattoncini a vista e complementi più pop, come la scritta a led su una parete con un vivace color block.

Ingresso casa Lola

Ma la cura per i dettagli non è riservata solo agli allestimenti dei set indoor. Il Frida è il bar dove il gruppo è solito riunirsi e dove Valeria ama scrivere, tant’è che la cameriera diventa la sua fan n.1 e l’ambientazione ricorda quasi il suo salotto, con gli scaffali pieni di libri e l’immancabile texture con pattern floreale.

Interno Frida

Vi consiglio la visione se: state cercando ispirazione e spunti per uno styling colorato e che strizza l’occhio al vintage, o semplicemente avete voglia di fare un tour virtuale di Madrid, in compagnia delle protagoniste che incarnano a pieno una generazione intera, quella dei trentenni di oggi, cresciuti a pane e precarietà, ma uniti da un gusto estetico ormai inconfondibile e diffuso.

Intanto, se volete divertirvi a replicare “le stanze di Valeria”, ecco la moodboard con le idee da copiare: