Se penso alla sensazione che si prova quando ci si trova a dover arredare un appartamento in affitto, mi viene in mente il classico stato d’animo, che di solito è un mix tra smarrimento, frustrazione e voglia di scappare a gambe levate. Molto spesso, soprattutto se parliamo di grandi città come Milano, con un numero considerevole di fuorisede, l’attenzione nel proporre soluzioni che risultino confortevoli ed esteticamente curate, passa decisamente in secondo piano. Di frequente ci si trova davanti ad appartamenti di metrature molto risicate e già parzialmente arredati con pezzi molto probabilmente appartenuti alla trisnonna del proprietario di casa, che,  anche se parliamo di un residuo bellico, avrà sempre un incomprensibile legame affettivo con quella splendida credenza dal gusto vagamente vetusto.  

Spesso può sembrare superfluo investire nello styling di un appartamento temporaneo, ma al tempo stesso, credo sia di fondamentale importanza, vivere la casa come quello spazio che ci rappresenta, e che racconta un po’ di noi agli altri, anche se non è la NOSTRA casa, quella definitiva, (che poi, parliamone, quante case “provvisorie” passano nelle nostre vite, prima di arrivare ad acquistarne una?). 

Ecco quindi, un elenco di consigli pratici per studiare un restyling efficace e in pochi e semplici passi:

Primo step: L’analisi

E’ di fondamentale importanza, valutare quali sono i punti davvero critici e capire in che modo possiamo intervenire. Solitamente, le prime due cose che saltano all’occhio sono: i rivestimenti e la tinta delle pareti.

Partiamo dai rivestimenti. Le finiture di pavimento e  piastrelle, in quanto elementi non sostituibili, sono sicuramente, almeno apparentemente, l’ostacolo maggiore. Ricordati però che stai per arredare un appartamento in affitto, che in tutta probabilità quindi, è temporaneo e il tuo obiettivo è cercare renderlo accogliente, per un tempo limitato, quindi, in molti casi, l’aspetto generale di un ambiente, cambia totalmente, anche solo riuscendo ad abbinare agli elementi esistenti, i complementi giusti. Se proprio le piastrelle della cucina

dovessero provocare il mal di mare, in uno dei punti successivi, ti suggerirò una soluzione pratica.

Per quanto riguarda invece il colore delle pareti, non c’è nulla che paio di mani di bianco non possano cancellare, riportando tutto ad una neutralità sulla quale vedremo successivamente come lavorare. 

Ricapitolando quindi, per cominciare è necessario stilare una lista di punti critici, per avere ben chiaro quali migliorare, cosa sostituire e cosa invece semplicemente valorizzare.

Secondo step: Individua la tua palette

Prima di qualunque scelta stilistica o di arredo, ti sei chiesto quali sono le tonalità che vorresti avesse la tua casa? E non andare subito a googolare “qual è il pantone of the year”, perchè a prescindere dalle tendenze del momento, i colori che sceglierai quando penserai a come ridipingere, o a quelli dei complementi che andrai ad inserire, vestiranno gli ambienti, così come il famoso abito che scegli di indossare la mattina quando esci per andare in ufficio. 

Il consiglio è sempre di partire da quello che non puoi sostituire, quindi, tenere sempre in considerazione come base di partenza, le tonalità dei rivestimenti e dei complementi che dovrai tenere, e sulla base dell’esistente, individuare una palette che sia armonica e affine ai tuoi gusti e al tuo stile.

Terzo step: Valorizza quello che non puoi sostituire

E’ il punto cardine del restyling, quello apparentemente più complicato, ma anche quello che alla fine darà più soddisfazioni. 

Ritorniamo dunque all’analisi iniziale, quella dove avrai segnato quelle che sono le criticità sulle quali lavorare e quali migliorie possiamo apportare a tutti gli elementi che non possiamo sostituire. I rivestimenti potranno probabilmente non incontrare il tuo gusto e molto probabilmente nemmeno il secolo corrente, ma a tutto c’è una soluzione, anche alle piastrelle indesiderate.

Il mercato delle vernici è ormai vastissimo, sia per varietà di colori ma soprattutto per la versatilità di utilizzo. Molte di queste permettono l’applicazione su superfici diverse, dalle piastrelle al legno all’acciaio.

Un’altra soluzione interessante e adattabile a diversi tipi di superfici, sono le carte viniliche adesive, facilmente  rimovibili e riposizionabili senza lasciare segni.

Per quanto riguarda l’arredo, è importante individuare degli elementi che in qualche modo vadano ad integrarsi con quelli esistenti e insostituibili, ma all’occorrenza, prova ad osare con accostamenti di elementi di stili diversi, in un mix and match ben dosato.

Quarto (ed ultimo) step: Lasciati ispirare!

La ricerca è alla base di qualsiasi processo creativo, non solo per gli addetti ai lavori. Se non hai ancora ben chiaro quale sia lo stile che più ti rappresenta, l’unica soluzione è lasciarsi ispirare. Guardati intorno, ovunque tu sia, raccogli spunti, utilizza gli strumenti più diffusi come Pinterest e Instagram, cerca immagini dove ritrovi qualcosa di te e di quello che vorresti raccontare tra le pareti della tua casa e soprattutto divertiti!